Il 23 marzo 2004 si è svolta la cerimonia di premiazione per le migliori tesi di laurea su temi relativi al territorio cuneese. E’ un’iniziativa con cui i vari Enti aderenti intendono valorizzare la realtà provinciale e favorire il collegamento tra gli studi universitari e la provincia di Cuneo.
Hanno aderito: l’Unione Industriale, la camera di Commercio, i comuni di Cuneo, Alba, Dronero, l’Istituto storico della resistenza, la Comunità Montana Valli Po, Bronda e Infernotto, il Servizio per i beni culturali ecclesiastici della Diocesi di Cuneo.

Si tratta di un concorso che quest’anno è arrivato alla sua ventiseiesima edizione e che ha raccolto in questi anni 1457 tesi di cui 580 sono state premiate o acquisite. Le tesi presentate a quest’ultima edizione sono state 175; dopo essere state esaminate da due Commissioni competenti, una per le materie tecniche-scientifiche-economiche e una per le materie letterarie diritto economia, oltre agli esperti nominati da ciascun Ente, ne sono state selezionate 18 meritevoli di premio.

Il presidente della Provincia Giovanni Quaglia, così si esprime: “Sono lieto di poter rinnovare anche quest’anno la tradizione, incontrando di persona questi giovani che hanno saputo farsi apprezzare per il talento e la passione per lo studio. Il loro lavoro contribuisce ad arricchire il patrimonio culturale di questa provincia che si distingue per impegno e capacità di sviluppo”.

La tesi di Flora Sarzotti, dal titolo “Danze tradizionali nelle valli Occitane del Piemonte”, della facoltà di Lettere e Filosofia di Torino, seguita dal relatore prof. Francesco Remoti (docente di antropologia culturale) è stata giudicata meritevole di uno dei tre premi da 800,00 Euro messi in palio dalla Provincia di Cuneo.
Il giudizio espresso è stato il seguente:
“La tesi approfondisce con precisione e passione l’originalità delle danze Occitane in relazione alle forme coreutiche presenti nella storia e in vari contesti geografici. Il tema delle Danze è stato analizzato in tutti gli aspetti ed inquadrato nella cultura che la esprime in modo quasi enciclopedico.”